Dalla redazione di EduFamily–La piattaforma che diffonde i più influenti modelli educativi contemporanei
Nel mondo della scuola contemporanea, il ruolo dei genitori è spesso al centro di un dibattito acceso: devono restare sullo sfondo o essere protagonisti attivi del percorso educativo? E dove si traccia il confine tra collaborazione e invasione?
Nella visione delle Scuole Felici, fondata da Giovanna Giacomini, la risposta è chiara: i genitori non sono né spettatori né registi, ma alleati consapevoli, co-creatori di un ambiente educativo sano, empatico e gioioso.
🧭 Dalla scuola “di ieri” alla scuola dell’ascolto
Nelle scuole di una volta, il ruolo dei genitori era perlopiù marginale: la scuola educava, la famiglia osservava. Oggi invece, viviamo in un’epoca in cui il coinvolgimento genitoriale è cresciuto, spesso alimentato da tecnologie come il registro elettronico, i gruppi WhatsApp e gli open day online.
Questi strumenti, se usati con consapevolezza, possono rafforzare il legame scuola-famiglia, ma possono anche trasformarsi in elementi di controllo o sfiducia.
🌱 La scuola felice nasce da un’alleanza
All’interno di un modello educativo centrato sul benessere del bambino, quest’ultimo rappresenta il punto focale.
Per questo, il coinvolgimento dei genitori deve seguire alcuni principi guida:
- Ascolto reciproco: genitori e insegnanti devono imparare a parlarsi senza giudizio, con apertura e autenticità.
- Fiducia educativa: la scuola deve poter svolgere il proprio compito con autonomia, mentre la famiglia sostiene senza invadere.
- Obiettivi condivisi: entrambi i mondi devono lavorare per uno scopo comune: far emergere il potenziale del bambino, non solo il suo rendimento.
🤝 Cosa significa essere “alleati consapevoli”
Essere genitori consapevoli nella scuola significa:
- Partecipare senza sostituirsi: accompagnare i figli nei compiti o nei progetti scolastici con presenza, ma senza fare al posto loro.
- Collaborare, non controllare: usare strumenti digitali per essere informati, non per esercitare pressione.
- Educare all’autonomia: sostenere l’indipendenza del bambino, anche accettando piccoli fallimenti come occasioni di crescita.
✨ L’educazione è un cerchio, non una linea
Nella pedagogia delle Scuole Felici, si valorizza l’idea che educare sia un cerchio relazionale: genitori, insegnanti, bambini e comunità condividono spazi, valori, esperienze.
Il genitore che si interroga, che ascolta senza pretendere, che osserva senza invadere, contribuisce a costruire una scuola che non è solo luogo di istruzione, ma spazio di relazione autentica.
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