Aiutare i bambini a esprimere le emozioni con i colori

I bambini, ma spesso anche gli adulti, capita che vengano sopraffatti dalle emozioni. Esse travolgono come un fiume in piena, rendendo difficile ai bambini comprendere cosa stia succedendo loro.

Ma cosa possiamo fare per aiutare i bambini ad esprimere le loro emozioni? Il disegno è uno degli strumenti senza dubbio più facile da utilizzare, infatti il bambino approccia al disegno, così come ad un qualsiasi gioco, per loro è divertimento e proprio per questo è anche così efficace.

Verso i 12 mesi circa, il bambino scopre che facendo scorrere una matita su un foglio, essa lascerà una traccia: questo da’ il via alla fase di scoperta che all’inizio sarà guidata dalla casualità, poi si svolgerà con sempre più intenzionalità fino a disegnare con veri e propri scopi comunicativi.

Il disegno, ecco che diventa quindi uno strumento comunicativo utile, un modo per esprimere un sentimento, una condizione di disagio, senza necessariamente fare uso delle parole.
L’espressione delle emozioni nei disegni, passa anche attraverso l’uso del colore almeno fino all’età di 6/7 anni dove la scelta dello stesso avviene ancora a livello emotivo.

Ogni colore ha un suo significato, senza dubbio la prima distinzione viene fatta tra colori caldi e freddi: i colori caldi rappresentano un bambino estroverso, fiducioso nelle sue capacità, allegro e socievole; al contrario, i colori freddi indicano un bambino chiuso, introverso, poco fiducioso, timido e triste.

Se andiamo ad analizzare però i colori singolarmente, avremo la possibilità di cogliere le mille sfaccettature del bambino:

  • ROSSO, è un colore che assume un doppio significato, rosso è il colore dell’amore ma anche della rabbia. In entrambi i casi si tratta di emozioni forti, che travolgono il bambino.
  • GIALLO, è un colore caldo, come il sole, un bambino che utilizza il giallo è vivace, aperto alle cose nuove.
  • VERDE, è il colore della natura, della vegetazione, un colore freddo che indica calma e tranquillità, ma caratterizza anche un bambino maturo e perseverante.
  • BLU, è un colore freddo, il colore del cielo e del mare, spesso legato a sensazioni di malinconia.
  • VIOLA, è colore secondario che nasce dall’unione del blu con il rosso e spesso viene utilizzato in un contesto regolante. “Il bambino rosso vuole essere libero di esprimersi ma il contesto blu gli chiede di calmarsi”.
  • MARRONE, è il colore della terra, il bambino che utilizza questo colore è pratico e concreto.
  • ARANCIONE, è il colore positivo della vivacità con consapevolezza e padronanza di sé.
  • ROSA, il colore della sensibilità e dell’ingenuità.
  • BIANCO, è il colore della purezza, il bambino desidera lasciare spazio libero agli altri.
  • NERO, è il colore che indica la notte, il lutto, il mistero, ma anche la ribellione, la trasgressione. Esso assorbe tutte le emozioni.

Ovviamente, non è sufficiente tenere in considerazione solamente il colore, ci sono anche altri parametri da tener presente per capire quale emozione sta provando il bambino in quel momento. Uno di questi, ad esempio, è il TRATTO. Il gesto grafico esprime la personalità del soggetto, è unico ed irripetibile. Non interviene solo la penna come prolungamento della mano, ma tutto il corpo partecipa all’attività di disegno e canalizza forze ed energie consce ed inconsce. Pertanto, l’attività grafica nel bambino, dallo scarabocchio al disegno, alla scrittura, ci fornisce moltissime informazioni su tutto ciò che il bambino vive, sente e prova.

Oltre al tratto un altro elemento importante è la disposizione del disegno nello spazio. Esso segue, secondo il grafologo svizzero Max Pulver, una legge interpretativa chiamata “Simbolismo Spaziale”, secondo la quale ad ogni zona del foglio corrisponde un significato preciso e specifico. Pulver sostiene che ci sono dei simboli; delle associazioni mentali che usiamo abitualmente nella vita di tutti i giorni, sono associazioni inconsapevoli per chi scrive. Lo spazio del foglio indica la modalità con cui il soggetto si pone nei confronti dell’ambiente circostante, e di sé stesso. La scelta di collocare il disegno in ognuna di queste zone dipende dallo stato emotivo-affettivo di quel preciso momento e dalle caratteristiche psicologiche del bambino.

  • PARTE ALTA, rappresenta la fantasia e l’immaginazione. Chi disegna in questa parte del foglio, si rifugia nella fantasia per sfuggire alla realtà.
  • PARTE BASSA, rappresenta gli impulsi, il dovere, l’adesione al concreto, alla realtà. Il bambino appare predisposto ad attività pratiche e manuali. I bambini di età inferiore ai 3 anni, preferiscono disegnare nella parte inferiore del foglio perché lì si sentono al sicuro, protetti.
  • PARTE DESTRA, rappresenta il padre, il nuovo, l’iniziativa. Chi disegna in questa parte del foglio, è legato alla figura paterna, è proiettato al futuro, desidera crescere e sperimentare.
  • PARTE SINISTRA, rappresenta la madre, le origini di ciò che è stato. Chi disegna in questa parte del foglio, è legato alla figura materna e tema a staccarsi da essa. E’ una persona introversa e tende ad avere timore ad andare verso il nuovo.

Da considerare è anche la quantità di spazio del foglio occupata: se occupato COMPLETAMENTE il bambino ha un temperamento espansivo, estroverso e socievole. Come si muove nel foglio, si muove nella vita reale: la sua guida saranno fiducia e sicurezza e anche adattamento alle situazioni.

Se il foglio viene occupato SCARSAMENTE, il bambino è introverso, inibito, insicuro. Anche nella vita reale, dimostra di avere poca fiducia nelle proprie potenzialità.

Attraverso il disegno quindi, il bambino esprime sé stesso, il proprio vissuto, le proprie emozioni e i propri sentimenti. Saper interpretare i disegni dei bambini è molto importante, esso ci permette di capire cosa provano o pensano. Attenzione però a non generalizzare, osserviamo i disegni in riferimento ad un caso specifico che stiamo analizzando e chiediamo sempre l’aiuto a dei professionisti esperti in caso di necessità.

Di Serena Guerrato, tutor degli apprendimenti, coordinatore della formazione