Nelle scuole italiane non c’è nessun programma curricolare di educazione alla sessualità. Non esiste a meno che non venga specificamente richiesto e spesso questa richiesta proviene proprio dagli stessi genitori che sono disposti addirittura a sostenerne le spese. L’educazione affettiva e sessuale è lasciata alla famiglia, che però oggi si trova a essere impreparata nell’affrontare questa sfida educativa. Il dato allarmante è che si inizia a parlare di corpo e sessualità quando ormai è troppo tardi e i bambini conoscono già tutto, ma nel modo sbagliato.
Mentre da una parte continuiamo culturalmente a portare avanti un alone di vergogna sui temi della sessualità, i bambini e i ragazzi, dall’altra parte, sono esposti a immagini ipersessualizzate sia in tv che sui social media sin dalla tenera età, che ai genitori piaccia o meno. Proprio per questo è più importante che mai aiutarli ad avventurarsi su questo terreno.
Le ricerche dicono chiaramente che prima affrontiamo la questione corpo e sessualità con i nostri bambini,più forte sarà la connessione che creiamo con loro e meglio quindi riusciremo a proteggerli.
In Danimarca, un Paese considerato negli ultimi quarant’anni tra i più felici al mondo, si ritiene che i bambini abbiano diritto di avere informazioni chiare e oneste sul corpo e sul sesso sin da subito.
Ogni famiglia ha in casa almeno un libro che parla di sesso e già prima di andare a scuola i bambini sanno tutto. I Danesi parlano ai bambini in maniera sincera, senza usare mezzi termini o sostituire una parola con un altra. Ogni cosa ha il suo nome, anche gli organi genitali. Senza giudizio e senza vergogna. Il risultato è che i bambini crescono sereni, senza tabù e con un grande rispetto del proprio corpo e altrui. La maggior parte di noi non si sentirebbe pronta a un’iniziativa simile, tuttavia comprendere l’importanza di cominciare a parlarne farebbe già una bella differenza.
Sono molti i consigli che possiamo trarre dal Metodo Danese, come ampiamente viene affrontato nel nostro corso di formazione “Il Metodo Danese nei servizi 0-6″. Vediamone i 3 consigli principali:
1) Iniziate a parlarne. Anche se inizialmente sembra “strano”, insolito e proverete una vergogna erede di una vergogna collettiva che ci portiamo avanti, essere più aperti e onesti sulle questioni inerenti alla sessualità con i bambini, fa superare ogni tabù, diventa tutto più facile e ci si sente subito meglio. Cercate di iniziare il prima possibile, in qualsiasi momento.
2) Usate le parole vere senza giudizio. La sessualità è una parte della vita, non è un aspetto a cui si deve dare troppo peso. Leggete libri che parlino del corpo e di come si fanno i bambini, usando la terminologia giusta, e provate a fornire spiegazioni chiare, per quanto compatibili con la loro età. Rispondete alle loro domande in modo esaustivo e onesto. Non c’è la risposta giusta, ma solo un atteggiamento tranquillo e sereno potrà trasmettere loro le informazioni in modo corretto senza ambiguità.
3) Insegnate la “felicità del corpo”. Il modo in cui trattiamo il nostro corpo e quello in cui ne parliamo sono intimamente connessi al nostro benessere. Le parole che diciamo contano e i bambini imparano dal nostro esempio. Più è sano il rapporto che i nostri figli hanno con il proprio corpo e meno si sentono giudicati per come appaiono ma piuttosto valorizzati per ciò che sono, più saranno felici.