Ma quanto è bello l’autunno?

Quanto bello è l’autunno?

Le foglie si tingono di colori caldi: rosso, arancione, marrone e creano quella bellissima atmosfera che parla di calore, di famiglia, di gioia.
Vi siete mai chiesti però, perchè ad un certo punto dell’anno, le foglie cambiano colore e cadono?
Da poco ho scoperto durante l’evento “Nel Bosco Maestro” organizzato da Educatori Wow, che le foglie raccolgono le sostante di rifiuto proprio all’interno dei pori che si trovano sulla loro superficie e questo porta quindi a quel graduale cambio di colore. Quando alla fine è satura di sostanze di rifiuto, la foglia cade…Insomma, è un po’ come se gli alberi facessero la cacca. Ma come, gli alberi fanno la cacca come noi? Eh già, a modo loro, ma si!

Pensate quanto possa essere interessante spiegare ai bambini che questo accade proprio anche negli alberi che troviamo nel giardino dell’asilo, della scuola o di casa. Esperienze come questa, tuttavia, sono possibili solo se ci spostiamo a vivere all’esterno, se andiamo a toccare con mano la foglia caduta, la osserviamo attentamente ad occhio nudo ma anche con la lente di ingrandimento, la annusiamo, la studiamo con i cinque sensi. Solo se viviamo l’esterno tutto l ‘anno, possiamo notare i cambiamenti che l’albero, ma non solo, subisce al trascorrere delle stagioni.

Purtroppo, però, è sempre più difficile vivere delle esperienze all’esterno sia come famiglia che come struttura: svolgere attività all’aperto implica dei tempi piuttosto lunghi nelle fasi di preparazione e di svestizione al rientro, implica sporcarsi, arrampicarsi sugli alberi, camminare scalzi di contro però molto spesso si pensa che portare i bimbi in giardino significhi “non fare nulla” ma non è così.

Spesso nei servizi educativi, i professionisti si trovano di fronte a due grandi fazioni di genitori: quelli cui basta che il proprio bimbo sia felice e trascorra serenamente il tempo al nido/all’infanzia, e quindi non guardano il cosa e il come; e quei genitori molto attenti che diventano quasi dei supervisori e che desiderano che i propri figli siano al sicuro.
Ecco che, in quest’ultima situazione, anche l’uscita semplice in giardino diventa motivo di grande stress: fa troppo caldo, fa troppo freddo, è umido, piove…
Ecco perché ho pensato di darvi qualche consiglio per affrontare le uscite sia nel proprio giardino che per escursioni fuori porta:

  • Procuriamoci una divisa da esterno, in particolar modo per l’autunno/inverno, che sia quindi calda e impermeabile, unitamente a degli stivaletti, e raggruppiamo il tutto in un punto preciso dell’ingresso così da poter seguire la vestizione di più bambini contemporaneamente. Non dimentichiamoci il grande valore della cooperazione: lasciamo che i bimbi più autonomi siano da supporto per i bimbi che ancora non “riescono a fare da soli”;
  • Prepariamo un kit apposito per l’esterno, anche questo a portata di bambino per favorire le autonomie: un cesto, delle borse, un mobiletto da esterno, con dentro gli elementi essenziali: Annaffiatoi, attrezzi da giardinaggio, lenti da ingrandimento, cannocchiali, elementi necessari per i travasi, sacchetti per la raccolta dei tesori e quant’altro necessario;
  • Costruiamo un quaderno della natura, uno strumento che può essere utile anche per i più piccini lì andranno ad annotare ciò che vedono, annusano, vivono nel proprio giardino;
  • Utilizziamo la cara vecchia macchina fotografica! Invitiamo i bambini ad osservare e immortaliamo ciò che impressiona loro, lascia loro un’emozione, ma anche un dettaglio che per loro è importante…e raccogliamo poi tutte le foto in un cartellone o in un album, che sia consultabile da tutti i bimbi e che possa essere al contempo uno strumento che permetta di cogliere le diversità della stagionalità;
  • Costruiamo un orto (a terra o in cassetta) dove coltivare piccoli ortaggi e/o erbe aromatiche; i bambini impareranno la cura, ma anche il ciclo vitale della pianta oltre ad avvicinarsi a quei cibi che generalmente non sono particolarmente attraenti per loro.

Ciascuno di questi punti è un’esperienza e anche se apparentemente il ruolo dell’adulto è solo marginale, in realtà è molto importante: fornisce gli strumenti, osserva, ma soprattutto si “sporca le mani”! Eh già, perché far vivere un’esperienza all’aperto ai bambini, non significa rimanere in disparte, bensì partecipare attivamente assieme ai bambini, sporcarsi le mani, saltare con loro nelle pozzanghere di fango, scavare alla ricerca di lombrichi e così via…

L’ambiente esterno deve essere vivo serenamente e appieno, per farlo è necessario stabilire un rapporto di fiducia nei confronti del bambino, prima di ogni altra cosa, ma anche nei confronti del servizio e dei propri educatori ed insegnanti.

Se desiderate approfondire vi consiglio, i nostri corsi:

Bambini e natura: un legame speciale – Educatori WOW

Nel bosco maestro _ edizione Primavera 2024 – Educatori WOW (in uscita nel 2024)

I nostri contenuti gratuiti:

E-book “Outdoor Education”

Materiale “Caccia al tesoro nella natura” – “L’angolo degli elementi naturali” – “Caccia al tesoro nella natura” – “W le stagioni” – “La tombola d’autunno” – “It’s Tea Time” – “Quadro d’autunno”

E se vuoi affrontare l’argomento con maggiore leggerezza, ti consiglio il podcast Spotify “Il giovedì delle pare”, in particolare la puntata proprio dedicata all’outdoor education https://open.spotify.com/episode/6CiWWnNDTgWQNTB0qTbrhK?si=08b72484fba0449b